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Unità o pluralità di reati: art. 337 c.p.

L’Autrice con il presente contributo, analizza la problematica relativa alla possibilità di individuare un solo reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all’art 337 c.p. ovvero una pluralità di reati di cui all’art. 337 c.p. nella condotta di chi con una sola azione, usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio. Dopo aver esaminato il delitto di resistenza a pubblico ufficiale, la trattazione enuncia quali siano i criteri utilizzati da dottrina e giurisprudenza per distinguere i casi in cui vi è un solo reato, ovvero una pluralità di reati, evidenziando poi che laddove sussista una molteplicità di fattispecie incriminatrici dovrà essere applicata, a seconda dei casi la disciplina del concorso materiale o formale di reati ovvero la disciplina del reato continuato. L’autrice, sottolinea poi come la problematica non sia stata risolta in modo unanime dalla giurisprudenza di legittimità tanto che la 6° Sezione della Corte di Cassazione ha rimesso la questione alle Sezioni Unite. Viene quindi esaminata la sentenza n. 40981 del 22/02/2018, depositata il 24/09/2018 e il ragionamento giuridico in essa sviluppato dalle Sezioni Unite le quali in conclusione hanno chiarito che la condotta di chi con una sola azione, usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio integra una pluralità di reati di resistenza a pubblico ufficiale in concorso fra loro ai sensi dell’art 81, comma 1 c.p.

Sommario: 1. Art. 337 c.p.;resistenza a pubblico ufficiale. – 2. Unità e pluralità di reati: criteri discretivi. – 3. Pluralità di reati: concorso materiale, concorso formale, reato continuato. – 4. La condotta di chi con una sola azione, usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio: contrasto giurisprudenziale – 5. Sentenza delle SS:UU n. 40981 del 22/02/2018, depositata il 24/09/2018. – 6. Conclusione.

L’AUTORE Dott.ssa Marta Schiavo, laureata in giurisprudenza presso l’Università di Trento nel 2013. Abilitato all’esercizio della professione forense nel 2015, praticando la professione in ambito penalistico dal 2015 al 2019. Ha svolto il tirocinio formativo ex art. 73 del D.L. 69/2013 presso il Tribunale Penale di Trento dal 15.01.2014 al 15.07.2015. Ha conseguito il diploma di specializzazione nelle professioni legali presso le Università di Trento e Verona. Idoneo a concorso di magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017. In attesa di nomina.