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Concorso di reati o concorso apparente di norme. Rapporto tra il delitto di malversazione ai danni dello stato (art. 316 bis c.p.) e il delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.)

Sommario: 1. Unità e pluralità di reati: criteri discretivi. – 2. Concorso di reati. – 3. Concorso apparente di norme. – 4. Art. 316 bis c.p.: malversazione ai danni dello Stato. – 5. Art. 640 bis c.p.: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. – 6. Rapporto tra reati: analisi della Sentenza delle SS.UU. n.20664 del 23/02/2017 dep. il 28/04/2017.

L’Autrice, con il presente contributo, analizza il rapporto sussistente tra il delitto di malversazione ai danni dello Stato, disciplinato dall’art. 316 bis c.p. e il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all’art 640.bis c.p. Si tratta di una problematica di significativo rilievo inerente la possibilità di rinvenire tra citate ipotesi delittuose un concorso di reati ovvero un concorso apparente di norme. Invero, dopo aver delineato da un lato gli istituti del concorso di reati e del concorso apparente di norme e da altro lato i delitti di cui agli articoli 316 bis e 640 bis del codice penale, è stata analizzata la Sentenza delle Sezioni Unite n.20664 del 23/02/2017 dep. il 28/04/2017 , che ha osservato come tra i due delitti sussista un concorso di reati. In particolare l’Autrice ha chiarito il ragionamento giuridico elaborato dalle Sezioni Unite, le quali hanno rilevato come in ambito di rapporto tra fattispecie incriminatrici solo il criterio di specialità, di cui all’art. 15 c.p., può essere utilizzato per distinguere i casi in cui vi è concorso di reati dalle ipotesi in cui vi è un concorso apparente di norme. Applicando tale criterio, pertanto, non può che concludersi che i delitti di malversazione ai danni dello Stato e di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono reati autonomi suscettibili di concorrere tra loro.

L’AUTORE Dott.ssa Marta Schiavo, laureata in giurisprudenza presso l’Università di Trento nel 2013. Abilitato all’esercizio della professione forense nel 2015, praticando la professione in ambito penalistico dal 2015 al 2019. Ha svolto il tirocinio formativo ex art. 73 del D.L. 69/2013 presso il Tribunale Penale di Trento dal 15.01.2014 al 15.07.2015. Ha conseguito il diploma di specializzazione nelle professioni legali presso le Università di Trento e Verona. Idoneo a concorso di magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017. In attesa di nomina.