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L’assegno di divorzio nella recente giurisprudenza della Cassazione

Sommario: 1) L’assegno di divorzio 2) Problemi sostanziali: la funzione dell’assegno di divorzio 3) L’art. 5 l. div. pre- e post-riforma del 1987 4) Posizioni della giurisprudenza e parametrazione dei «mezzi adeguati» 5) L’interpretazione del 2017 e le reazioni al mutamento 6) La pronuncia a Sezioni Unite del 2018: la funzione composita dell’assegno di divorzio 7) Critiche della dottrina 8) Problemi processuali: la sorte delle domande accessorie in caso si di morte di una parte nel giudizio di divorzio 9) Prospettive interpretative: successione o cessazione della materia del contendere? 10) Posizioni della giurisprudenza 11) Posizioni della dottrina

Con il presente contributo, l’autore ripercorre le problematiche sostanziali e processuali connesse all’assegno di divorzio. Dopo aver analizzato l’evoluzione dell’istituto in ragione delle modifiche dell’art. 5 co 6 l. div., la trattazione si sofferma sulla funzione dell’assegno divorzile e sulle diverse interpretazioni della locuzione «mezzi adeguati», illustrando i diversi orientamenti della giurisprudenza, il conflitto sorto successivamente ad alcune pronunce del 2017, la sentenza Sez. Un. n. 18287 del 2018 e le reazioni della dottrina a quest’ultima. In seguito, l’autore ricostruisce le problematiche legate alla sorte delle domande accessorie qualora intervenga la morte di una parte nel corso del giudizio di divorzio, se cioè il giudizio possa essere proseguito dagli eredi o vi sia cessazione della materia del contendere; anche in questo caso, la trattazione pone attenzione alle posizioni della giurisprudenza e alle critiche mosse da parte della dottrina.

L’AUTORE Giuseppe Lisella si è laureato in giurisprudenza con lode presso l’Università degli Studi di Camerino nel 2012, dopo essere stato all’Università di Potsdam nell’ambito del progetto Erasmus. Ha conseguito il diploma di specializzazione per le Professioni Legali presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 2014, dopo aver svolto il tirocinio curricolare alla Procura Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, in materia penale. Nel 2018, dopo un periodo come visiting research student al King’s College di Londra, ha conseguito il dottorato di ricerca in “Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali”, col massimo della valutazione, presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” (già Seconda Università degli Studi di Napoli) con la tesi “Procedimento sommario di cognizione, appello e «giusto processo»”. È stato poi titolare, sempre nel 2018, di un assegno di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nell’ambito del progetto, finanziato dalla Commissione europea, «CREA –Conflict Resolution with Equitative Algorithms». Ha conseguito l’abilitazione d’avvocato nel 2016. Idoneo al concorso in magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017, è in attesa di nomina.

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