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Disciplina delle comunità affettive dopo la l. 20 Maggio 2016 n. 76

SOMMARIO: 1) Fine del “monolite” matrimoniale: i diversi modelli familiari 2) Tutela costituzionale: il concetto di famiglia 3) Evoluzione giurisprudenziale e legislativa 4) Regime patrimoniale: obbligazioni naturali e autonomia negoziale 5) La l. n. 76 del 2012 6) Unioni civili: il problema della genitorialità e l’assenza dell’obbligo di fedeltà 7) Convivenze di fatto: la funzione della dichiarazione di residenza

La lezione si focalizza sul regime delle comunità affettive prima e dopo l’introduzione della legge c.d. Cirinnà, che ha rivoluzionato, secondo alcuni, lo stesso concetto stesso di famiglia. Partendo dall’analisi del progressivo riconoscimento di tutela alle convivenze more uxorio e dalla ricostruzione della normativa vigente, attraverso un approccio problematico si individuano quali (e quanti) modelli familiari siano oggi presenti nell’ordinamento giusfamiliare e quale sia la loro disciplina.

L’AUTORE Giuseppe Lisella si è laureato in giurisprudenza con lode presso l’Università degli Studi di Camerino nel 2012, dopo essere stato all’Università di Potsdam nell’ambito del progetto Erasmus. Ha conseguito il diploma di specializzazione per le Professioni Legali presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 2014, dopo aver svolto il tirocinio curricolare alla Procura Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, in materia penale. Nel 2018, dopo un periodo come visiting research student al King’s College di Londra, ha conseguito il dottorato di ricerca in “Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali”, col massimo della valutazione, presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” (già Seconda Università degli Studi di Napoli) con la tesi “Procedimento sommario di cognizione, appello e «giusto processo»”. È stato poi titolare, sempre nel 2018, di un assegno di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nell’ambito del progetto, finanziato dalla Commissione europea, «CREA –Conflict Resolution with Equitative Algorithms». Ha conseguito l’abilitazione d’avvocato nel 2016. Idoneo al concorso in magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017, è in attesa di nomina.

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